Anche gli spagnoli lo smentiscono: "Non abbiamo chiesto il Salvastati"
- Redazione
- 25 apr 2020
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Giuseppi aveva aperto dal Fondo tirando in ballo Madrid, ma pure allora era un bluff.

Che le bugie abbiano le gambe corte lo si insegna ai bambini in età prescolare ma probabilmente non al piccolo Giuseppi. E questo già lo avevamo già intuito nel maggio del 2018 al momento del suo primo insediamento a Palazzo Chigi. Conte aveva infatti prodotto un curriculum di ventotto pagine dove millantava studi alla New York University salvo poi dover correggere il tiro una volta sgamato dal New York Times. “Io sono stato lì d’estate, come molti studiosi, per utilizzare il patrimonio librario e gli archivi informatici (…) studiando tutto il giorno nella Library della School of Law”. Ed il nostro eroe ci è “cascato di nuovo”, canterebbe Achille Lauro. Non sapendo come giustificare il fatto che in seno all’Eurogruppo si discutesse di MES nonostante la sua asserita contrarietà allo strumento, salvo averne invocato l’utilizzo in un’intervista al Financial Times il 19 marzo 2020, il Premier non trova di meglio che giustificare come l’appoggio dato dall’Italia al MES rientrasse in una raffinata strategia negoziale; quella che Giuseppi chiama “logica di pacchetto”. Poiché alla Spagna -a suo dire- interessava ricorrere al MES ecco che il nostro eroe lo appoggia al suo fianco, in cambio di un presunto sostegno di Madrid alla soluzione prefigurata da Palazzo Chigi. Gli eurobond che per l’occasione sono chiamati coronabond. Uno strumento di debito con cui i Paesi dell’eurozona dovrebbero mettere in comune una parte del loro debito. Peccato però che Giuseppi venga di nuovo sbugiardato. Stavolta addirittura dal ministro degli affari esteri spagnolo Arancha Laia Gonzalez la quale ribadisce come Madrid non intenda affatto ricorrere al MES ma abbia invece proposto uno strumento di mutualizzazione del debito consistente nell’emissione di un’obbligazione perpetua (con scadenza non definita e durata in eterno ma fruttifera di interessi). Un titolo sfornato dall’Unione Europea e quindi con la garanzia di tutti i paesi membri (in tutto o in parte non è chiaro) ed i cui proventi sarebbero destinati ai Paesi più colpiti dal coronavirus. Soluzione sonoramente bocciata, come prevedibile, dai Paesi del Nord che non immaginano risorse destinate a fondo perduto nei confronti dei Paesi del Sud ma al massimo prestiti. Dei coronabond voluti da Giuseppi, addirittura nessuna menzione nel comunicato ufficiale del Consiglio Europeo. Dura la vita per il nostro eroe. Che a differenza della Spagna non passa solo da gran sconfitto ma anche da gran bugiardo. Giuseppi allora ci riprova volendoci far credere, rimanendo serio, che la supercazzola del Recovery Fund sia una sua vittoria. Un organismo che secondo Ursula Von Der Leyen dovrebbe sapientemente mixare aiuti a fondo perduto e prestiti in favore dei paesi più colpiti dalla crisi. Cioè quello che già oggi avviene quando i Paesi inviano a Bruxelles risorse pari all’1,2% del PIL ricevendo in cambio fondi che nel caso dell’Italia come di altri paesi fondatori- è di meno rispetto a quanto dato e per altri paesi come Spagna o Ungheria è invece di più. Noi siamo cioè contributori netti ed i secondi sono beneficiari netti. Ebbene con la trovata del Recovery Fund i Paesi dovrebbero destinare o garantire versamenti annui a Bruxelles maggiori in quanto pari al 2% del PIL. Il capolavoro di Giuseppi è cioè questo: dare a fondo perduto a Bruxelles ancora più soldi nella speranza di riceverne indietro ma a prestito qualcuno in più. E bello tronfio vorrebbe farci credere che sia un trionfo.
Articolo di Fabio Dragoni
Dopo aver ascoltato per l'ennesima volta l'annuncio di Conte credo che se si sia osservato e sentito è stata una vera presa per i fondelli per noi Italiani. Ha ribadito solo dati ma non si è nemmeno scusato per il fatto che i soldi veri li abbiamo visti fino ad oggi in cartolina. Cosa grave è stato un passaggio in cui ha detto " stiamo studiando finanziamenti a fondo perduto per le imprese" . Comeee? Prima mi costringi a chiedere in banca soldi pubblici con interessi e poi mi dici che " forse dico io" darai finanziamenti a fondo perduto ??!!! Che fai con gli interessi elargissi soldi gratis . Per non parlare poi degli ormai dati e soldi che…
Qui si continua a parlare di Pil, Debito pubblico, recessione e altre balle da filosofi finti economisti. Qui occorre lavorare e basta e per ripartire occorrono soldi che non generino altri costi su tutti. O si mette denaro a costo 0 oppure tanto vale tornare al baratto , cosa che purtroppo stà riandando di moda ma in contesti sbagliati (il classico banco dei pegni) . Conte non si è accorto che il bazooka di soldi , annunciato oramai qualche settimana fà, era scarico, anzi quì và a finire che per caricarlo ci chiede pure i soldi (cosa che poi piano piano stà facendo) . Le scadenze fiscali sono lì pronte ad aggredirci senza via di scampo.
Ma in fondo o tira in ballo senza verità altri paesi o come si renderebbe credibile agli occhi del popolo italiano? Cerca consensi inutili da parte dei cittadini , credo che sia ovvio come cerchi di tirare l'acqua al suo mulino finalizzato alla creazione di un suo partito o movimento. Stà facendo passo passo quello che ha fatto Monti, venuto al potere senza consensi e si è accaparrato subito una poltrona. Se fosse stato un personaggio capace non sarebbe uscito dalle menti dei 5 stelle. Siamo governati da pensatori e non lavoratori .