Mascherine al chiuso e pass restano, ipotesi quarta dose.
- Redazione
- 21 feb 2022
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Non ci sarà un giorno in cui il Covid, da un momento all'altro, sparirà.
Per questo pensare di smantellare tutto l'impianto di regole e restrizioni a partire da una data puntuale - magari il 31 marzo quando scadrà lo stato d'emergenza - non è la strategia migliore.
Anzi, "con 60 mila casi al giorno, è un errore" e quindi sì, ancora per un po', alle mascherine al chiuso, al Green pass e forse anche alla quarta dose in autunno. Nel giorno in cui in Italia si celebra la Giornata nazionale del personale sanitario, il ministro della Salute Roberto Speranza si conferma capofila dell'ala più prudente del governo. Un messaggio, probabilmente, anche per alcuni pezzi di maggioranza che da settimane scalpitano per una de-escalation delle misure.
In un colloquio con Repubblica, il ministro invita tutti a "tenere i piedi per terra: il Covid non prende l'aereo e va via il 31 marzo", dice, il Green pass "è stato ed è un pezzo fondamentale della nostra strategia" e "le mascherine al chiuso sono ancora importanti".
Non solo: Speranza apre la porta a un possibile, ulteriore richiamo del vaccino: a marzo partirà la quarta dose per gli immunocompromessi (a 120 giorni dalla precedente), "ma dovremo valutare il richiamo per tutti dopo l'estate. È da considerare probabile, perché il virus - ribadisce ancora - non stringe la mano e se ne va per sempre". Lo sanno bene soprattutto gli operatori in camice, che oggi - secondo anniversario della scoperta del paziente-1 di Codogno - hanno celebrato la loro Giornata, dedicata al fondatore di Emergency Gino Strada.
A loro è arrivato un messaggio di omaggio del presidente della Repubblica Sergio Mattarella: "E' grazie alla loro preparazione professionale e al loro spirito di sacrificio - afferma il Capo dello Stato - che è stato possibile arginare il rischio di perdite ancor più ingenti".
Per il settore sono in programma investimenti e riforme, ma la loro efficacia "è legata alla qualità e all'impegno di chi concretamente la fa vivere con il proprio lavoro e con la propria passione". Anche Papa Francesco, all'Angelus, ha rivolto un pensiero di gratitudine all'"eroico personale sanitario".
Non è mai troppo tardi per fare la cosa giusta.
La Lega, abbagliata dalla cascata di miliardi da gestire del PNNR si è fatta fregare da Draghi.
È stata sinora, come un giocatore d’azzardo, che pur perdendo, ha continuato a giocare.
Tutti questi miliardi non sono arrivati, mentre invece sono arrivate stangate sulle bollette, ulteriori leggi ad personam Draghi & CO e ulteriori limitazioni delle libertà personali: a pagare sono stati i cittadini.
Stamane alla posta, ho aiutato almeno una decina di vecchiette a cui era scaduto il green pass, non sapevano cosa fare per ritirare la pensione, c'era chi piangeva.
Ho provato a capire cosa fosse possibile fare per quelle povere indifese vecchiette, ho chiamato un amico alla ASL,…