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Pandemia e diritti umani, appello a Mattarella

Vigilare sulle granzie costituzionali: pubblichiamo il testo e i firmatari della richiesta di decine di personalità della cultura al Presidente della Repubblica

"Nulla poena sine lege! Non abbassiamo la guardia sui diritti inviolabili garantiti dalla Costituzione".


Incomincia così l'appello al presidente della Repubblica Sergio Mattarella, con primi firmatari Vittorio Sgarbi, Bernard-Henri Levy, Giulio Giorello, Petros Markaris, Tahar Ben Jelloun, Elena Loewenthal, Alain Elkann E Clint Eastwood. Pubblichiamo il testo completo dell'appello e i firmatari

Al presidente della Repubblica italiana

Nulla poena sine lege!

Non abbassiamo la guardia sui diritti inviolabili garantiti dalla Costituzione


Caro presidente Sergio Mattarella,

Le scriviamo per esprimerle la nostra preoccupazione per le libertà sospese in Italia, tante, troppe e da troppo tempo. Per farlo facciamo nostre le parole del premio Nobel per la letteratura Mario Vargas Llosa: "Che la pandemia non diventi un pretesto per l'autoritarismo".


Non possiamo fare a meno di notare che mentre "gli operatori della sanità pubblica e privata combattono valorosamente contro il coronavirus, molti governi dispongono misure che restringono indefinitamente le libertà e i diritti fondamentali. Invece di alcune ragionevoli limitazioni alla libertà, prevale un confinamento con minime eccezioni, l'impossibilità di lavorare e produrre e la manipolazione delle informazioni".


I parlamenti, con il pretesto del contagio da coronavirus, non si riuniscono o si riuniscono "a ranghi ridotti".


Sabino Cassese, giurista ed ex giudice della Corte Costituzionale, ha spiegato che "la libertà personale (art. 13) può esser limitata solo dal giudice, salvo casi eccezionali, ma per un tempo determinato. L'articolo 13, che detta una norma residuale, per ogni tipo di libertà della persona (anche le norme sulla 'privacy' trovano il loro fondamento in tale norma) è stato dimenticato, come se riguardasse solo l'alternativa libertà/arresto-imprigionamento. Neppure la più terribile delle dittature ha interdetto la libertà di andare e venire, e di uscire da casa, per di più selettivamente limitata, per categorie di persone o a titolo individuale, indicate in atti amministrativi".


E ci si chiede chi abbia scelto i componenti della Task force costituita recentemente per affrontare la cosiddetta fase2, alcuni dei quali hanno chiesto, contro ogni principio di uguaglianza giuridica, l'immunità per le conseguenze delle loro azioni.


Questo è l'elenco di tutte le nostre libertà sospese: limiti alla circolazione (art. 16 Costituzione), divieti di riunione (art. 17), chiusura di scuole (art. 33 Cost.), chiese (art. 19 Cost.) e tribunali (art. 24 Cost.) limitazioni alla proprietà privata, con divieto di raggiungere le seconde case (art. 42 Cost.), chiusura di cinema, teatri, musei, bar, ristoranti, imprese e attività commerciali e professionali (art. 41 Cost.) oltre alle note - ed è il punto tragico di partenza - limitazioni alla libertà personale (art. 13 Cost.).

"Su entrambe le sponde dell'Atlantico - scrive Vargas Llosa - risorgono lo statalismo, l'interventismo e il populismo con un impeto che fa pensare a un cambio di modello lontano dalla democrazia liberale e dall'economia di mercato. Vogliamo esprimere con energia che questa crisi non deve essere fronteggiata sacrificando diritti e libertà che ci e' costato conseguire. Respingiamo il falso dilemma che queste circostanze obbligano a scegliere tra l'autoritarismo e l'insicurezza, tra l'Orco Filantropico e la morte".


Anche l'Alto Commissario delle Nazioni unite per i diritti umani Michelle Bachelet ha ammonito i paesi a rispettare lo stato di diritto, limitando nel tempo le misure eccezionali, al fine di evitare una "catastrofe" dei diritti umani: "Danneggiare i diritti come la libertà di espressione può causare danni incalcolabili.


Data la natura eccezionale della crisi è chiaro che gli Stati hanno bisogno di ulteriori poteri per rispondervi. Tuttavia, se lo Stato di diritto non è rispettato, l'emergenza sanitaria può diventare una catastrofe per i diritti umani, i cui effetti dannosi supereranno a lungo la pandemia stessa. I Governi non dovrebbero usare i poteri di emergenza come arma per mettere a tacere l'opposizione, controllare la popolazione o rimanere al potere"


Purtroppo oggi il modello cinese più che un riferimento sanitario sembra essere diventato una scelta politica. Ma noi siamo uomini liberi, italiani, occidentali. E rivendichiamo le nostre libertà ed i nostri diritti.


Presidente Mattarella, per questo le chiediamo di fare qualcosa. Faccia sentire la sua voce. La libertà, in democrazia, è il bene più prezioso. Sospesa, ristretta, confinata, autocertificata, non è più libertà.


Vittorio Sgarbi

Bernard-Henri Levy

Giulio Giorello

Petros Markaris

Tahar Ben Jalloun

Elena Loewenthal

Alain Elkann

Edward Luttwak

Clint Eastwood

Gaetano Pesce

Giordano Bruno Guerri

Pietrangelo Buttafuoco

Daniel Oren

Massimiliano Lenzi

Davide Rondoni

Sergio Castellitto

Margaret Mazzantini

Nicola Porro

Ornella Muti

Camillo Langone

Lella Curiel

Pietro Carriglio

Carlo Vulpio

Roberto Mezzaroma

Alberto Bagnai

Monica Ferrando

Giuliano Cazzola

Franco Bechis

Maurizio Donadoni

Gualberto

Francesca Dalla Monica

Gianfranco Vissani

Giuliana Pogni

Paolo Becchi

Paolo Barnard

Gianni Morelembaum

Angelo Crespi

Red Ronnie

Lillo di Mauro

Edoardo Sylos Labini

Vittorio Pezzuto

Massimo Boldi

Ubaldo Bonuccelli

Marco Castoldi (Morgan)

Gaetano Savatteri

Gianluigi Paragone

Paolo Bianchini

Chiara Giordano

Dimitri Buffa

Andrea di Consoli

Luca Salsi

Francesca Filauri

Claudio Messora

Stefano Morelli

Anna Maria Repice

Alessandro Sansoni

Diego Bernardi

Lara Rincicotti

Christian Elettra Iacheri

Eleonora Ortica

Domenico Moretti

Fabrizio Valerio Bonanni Saraceno

Franco Torchia

Enzo Palumbo

Gianluca Lorenzale

Lucilla Gallo

Bruna Barbato

Giovanni Corti

Camilla Corti

Francesco Bonanni

Gloria Gallo

Enea Franza

Mariapia La Malfa

Paolo Barbato

Nazzareno Di Stefano

Arianna Alessandrini

Andrea Bonuomo

Delia Mangiaracina

Paolo Dias

Paolo Riparbelli

Roberto Giuliano

Benedetta Lorenzale

Margherita Delle Vedove

Filippo Arcangeli

Fabrizio Barberini

Marco Scotto Lavina

Adriana Sanetti

Anna Maria Sanetti

Fabrizio Sequi

Fabio Arcangeli

3 commentaires


Remigio Raimondi
Remigio Raimondi
03 mai 2020

Se la mia sottoscrizione vale quanto quella di una persona libera che vuole continuare ad esserlo, SOTTOSCRIVO

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ENNIO PALADINI
ENNIO PALADINI
03 mai 2020

Io avrei citato semplicemente l'art.1 della costituzione : L'Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro. La sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione. Per fortuna che siamo fondati sul lavoro, che siamo in democrazia e che il popolo esercita la sovranità altrimenti ci avrebbero anche ucciso nel vero senso della parola anche se piano piano ci stanno facendo morire di fame. Sottoscrivo anche io pur non essendo un personaggio politico e di interesse pubblico.

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La libertà quanto tempo ha impiegato l Italia per conquistarla. L abbiamo fatto poi con una delle costituzioni più belle del mondo. Non può essere violata neanche da un coronavirus

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