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Flavio Briatore: DECURTIAMO IL 25% AGLI STIPENDI DEI DIPENDENTI PUBBLICI

Abbiamo la sfortuna di avere un Primo Ministro che pensa di essere il nuovo DITTATORE e pertanto non si rivolge al Governo, ne al Parlamento, ne alle opposizioni, a nessuno. Va e fa da solo, disfa e racconta solo un sacco di BALLE.


La credibilità ed il presunto “consenso” di CONTE, è dato dai dipendenti pubblici, para-pubblici e percettori del reddito di cittadinanza e di emergenza.


Tutta gente che da questo sistema attuale, ha avuto da guadagnare!

Così come si fa nei Paesi normali tipo il Portogallo, questo era il momento di avere una DECURTAZIONE del 20/25% dello stipendio a tutti gli Impiegati Statali, (così come si fa in tutte le aziende con tutti quelli che sono in cassa integrazione) e ridistribuirli agli autonomi e alle Partita Iva che sono in difficoltà.


Ma il Portogallo è un Paese che funziona ed il nostro è un Paese che non funziona, dove le minoranze non sono considerate e nel quale c'è un uomo solo al comando con una TASK FORCE di 500 persone, nella quale non c'è una sola persona che si occupi di TURISMO, tutta gente che NON SA UN CA….!!


Purtroppo non siamo il Portogallo, in questo momento siamo solo l’Italia.

4 Comments


Daniele Indino
Daniele Indino
May 14, 2020

Pienamente d'accordo, la crisi c'è per tutti.. in uno stato equo e sociale dovrebbe essere giusto decurtare parte dello stipendio dai dipendenti pubblici per redistribuire un po' di ricchezza. Ma non lo faranno mai...altrimenti usciranno come funghi i sindacati e inizieranno a rompere i coglioni e bla bla bla

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ENNIO PALADINI
ENNIO PALADINI
May 08, 2020

Caro Presidente Flavio Briatore, io proporrei la loro messa in cassa integrazione a maggior ragione che i loro stipendi stanno ricadendo su noi imprenditori e cittadini tutti. Chi lavora deve essere un cassa integrato per loro, chi è imprenditore può pure morire per loro, e loro invece .... Visti i lauti stipendi avrebbero potuto anche sospenderseli, di certi non sarebbero morti di fame.

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ENNIO PALADINI
ENNIO PALADINI
May 05, 2020

Il Conte e il suo fedele scudiero Gualtieri ( Frodo e Sem) nel tentativo di sconfiggere l'oscuro Signore della povertà invece di dare e distribuire soldi cosa progettano per bar e ristoranti i cui destini sono stati oramai segnati (almeno per molti) tirano fuori l'arma del credito d'imposta (secondo loro) . Altra dimostrazione che i soldi sono finiti e che sono degli incompetenti. Ma che ci fà un ristoratore con il credito d'imposta se non potrà ripartire oppure in caso di apertura i fornitori con cosa li paga ? Con il credito d'imposta ? Vivono proprio in'altra era questi 2 e tutto il loro staff.

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ENNIO PALADINI
ENNIO PALADINI
May 04, 2020

Quei fenomeni del movimento 5 " stalle" decantavano agli albori che avrebbero rinunciato a questo e quello. Ma niente il Dio denaro ha proseliti ovunque . Invece proclamare e basta potevano anche dare i loro lauti stipendi " che poi sono soldi nostri " al popolo. Gli stati in generale sono le uniche "aziende" in teoria governate dal popolo ma dove i loro rappresentanti si autostipendiano a loro piacimento. Ve la immaginate la vostra impresa con dipendenti che decidono loro quanto essere retribuiti ? Quanti mesi potrebbe sopravvivere ? Io sostengo poco. E così è il nostro Stato, tra UE e ammenicoli vari noi padroni moriremo e loro, nostri dipendenti, sopravvivanno .

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