TRENITALIA in palese violazione dei diritti dei viaggiatori
- Redazione
- 7 apr 2022
- Tempo di lettura: 2 min
Aggiornamento: 8 apr 2022
È noto a tutti che lo Stato di Emergenza sia cessato lo scorso 31 marzo, nonostante ciò, nella follia delle inutili regole imposte dal Governo italiano, persiste ancora, l’obbligo di certificazione verde per salire a bordo di treni o altri mezzi di trasporto pubblico ed è così, che nelle scorse ore, accade che Biagio Passaro - uno dei Leader di “Io Apro Rinascimento” il movimento fortemente voluto e presieduto da Vittorio Sgarbi - in viaggio su un Freccia Rossa, incappi in un consueto controllo per la verifica del Green Pass da parte degli operatori di Trenitalia.
Così, alla richiesta di esibizione e controllo del certificato verde, Passaro, controbatte chiedendo all’operatore, di esibire come previsto per Legge, la delega che Trenitalia deve fornire agli addetti preposti per effettuare l’attività di controllo del green pass, nonché l’informativa per il trattamento dei dati personali (di cui agli artt. 12 e 13 GDPR).
A tale richiesta, l’operatore - dopo un rapido consulto con il suo diretto superiore - gli risponde in totale VIOLAZIONE DI LEGGE, che non è tenuto a dimostrargli alcun documento, motivo per cui, nasce un accesso confronto tra i due, prontamente filmato da un’altro passeggero che assiste incredulo all’episodio a bordo del treno.
Il video, si conclude con Passaro, che ribadendo il suo diritto a visionare la delega e l’informativa privacy, all’ennesimo rifiuto da parte dell’operatore, forte della sua posizione ed evidenziando che mostrerà il Green Pass, solo ed esclusivamente quando avrà ricevuto i documenti richiesti, intima al controllore di contattare la Polizia Ferroviaria per dirimere la controversia, e procedere alle dovute verifiche del caso.
Ricordiamoci che è chi chiede il green pass che deve dimostrarci di poterlo fare ed in assenza di delega ed informativa privacy, non è possibile procedere al controllo del certificato.
Pertanto, in caso di rifiuto a mostrare i citati documenti da parte coloro che teoricamente sono preposti alle verifiche del certificato verde, è opportuno chiamare i carabinieri o la polizia per fare identificare ai fini della denuncia.
Comments