Ugo Mattei il nuovo Libro: "Il diritto di essere contro"
- Redazione
- 17 feb 2022
- Tempo di lettura: 2 min

Il libro uscirà il 19 aprile per Piemme (Mondadori). Il volume è organizzato in 6 capitoli cerca di costruire in un ampio quadro politico e culturale un diritto capace di proteggere il dissenso e la disubbidienza civile in questa era pandemica.
La prima parte è un inquadramento geopolitico generale della situazione italiana in un contesto di dipendenza atlantica.
Segue una discussione sulle origini del diritti di resistenza nel costituzionalismo moderno. La discussione spazia dalla Francia agli Stati Uniti per poi concentrarsi su l’Italia partigiana e sulla Costituente. La discussione si concentra poi sulle soluzioni costituzionali di vari sistemi rispetto alla resistenza di popolo e identifica l' autodeterminazione e l’uguaglianza come valori transnazionali imprescindibili che si riflettono nelle carte dei diritti e rispetto alla cui violazione essa è legittima. Segue la discussione pratica del disastro costituzionale italiano.
La parte finale del libro elabora una teoria che spiega l'attuale situazione in un quadro di sostituzione del diritto con l'algoritmo e della logica del ricatto a quella del diritto. Lo studio si conclude elaborando una economia politica della situazione attuale che spiega tanto il green pass quanto l' obbligo vaccinale come garanzie offerte dall'Italia draghista per nuovi indebitamenti. In Italia si sta sperimentando una nuova forma di dispotismo occidentale che richiede una nuova resistenza politica.
Solo in questo quadro si può elaborare il diritto di essere contro provando a renderlo sufficientemente robusto per essere opposto a poteri anche privati globali. La piena ripoliticizzazione del diritto e dei diritti costituisce in questa fase la priorità politica che va affrontata con spirito unitario, adeguati strumenti ed elaborazione di una visione lunga fondata sui beni comuni.
La frontiera dei diritti di prima generazione (vita, liberta, proprietà personale) va presidiata contro il capitalismo della rete senza esitazione. Solo così si possono ricostruire condizioni di emancipazione.
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